KAMATE’

Da solo
immobile sul piazzale
gelato dal vento
freddo
e bagnato dalla
pioggia battente
piango per voi.

Rivedo le vostre
mani
strisciare sui vetri
del pullman
che vi porterà
via per sempre.

Non ce la faccio
cado in ginocchio
vorrei strillare
ma non oso
il mio dolore…
sento che
molti di voi
non li rivedrò
mai più
e…
mi sembra
di non farcela.

Mi mancate già
da star male
maledetti casinisti…
buon cammino
a tutti
e speriamo che
le nostre strade
debbano incrociarsi
ancora…


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