PREFAZIONE

Sentire gli occhi che si chiudono da soli, appesantiti dal sonno e dalle ore trascorse davanti allo schermo, ma non avere il coraggio di andare a dormire, sentire l’esigenza di scrivere, di lasciare un segno di questa serata che non ha nulla di speciale se non l’essere una delle tante in cui la follia mi possiede. Vorrei parlare di tante cose, ma in realtà solo della mia poesia. Stasera ho scritto un altro pezzo, ascoltando la musica, come sempre. Da dove escano le mie idee non lo so, ma sicuramente è angolo bujo e malato del mio cervello, è certamente un sintomo follia perché non posso controllarlo. Tuttavia mi piace questa parte di me, così criptica e così profonda. Mi piacerebbe tanto avere le capacità di scrivere un capolavoro ogni volta che impugno una penna o che scrivo al computer una poesia, ma non sono così bravo. Mi piace pensare che anche Dante, Foscolo e Ungaretti prima di diventare famosi patissero la mia stessa pena, tuttavia credo anche che non basti l’esercizio e l’esperienza. Sento che la mia arte cresce dopo ogni pausa, ogni periodo di stallo non è mai definitivo, ma serve solo a rielaborare qualcosa, però non sento di avere il dono della scrittura. Ora le mie Poesie non si fermano più solo all’immediatezza, che ha il pregio di essere chiara a tutti, diretta e difficilmente interpretabile. Ora cerco di andare oltre, di raccontare una cosa pensandone un’altra, questo mi aiuta a descrivere emozioni forti, momenti unici, attraverso esempi chiari che molti possono capire. Si può sempre pensare che sia così sensibile da farmi impressionare da un paesaggio montano o dal volo degli uccelli, spettacoli indimenticabili, non v’è dubbio, ma questi sono così meravigliosi perché dentro di noi ci conducono ad altre immagini più intime e dolci, che tuttavia non tutti sono in grado di collegare. Così io provo a stuzzicare la sensibilità dei miei pochi lettori con questo gioco. Non provo nemmeno a dare un giudizio alle mie Poesie, io faccio solo il possibile per renderle degne d’essere lette, ma non è detto che ci riesca… Il titolo “nuove emozioni” fa riferimento al fatto che, dalle mie Poesie, ogni lettore è libero di scegliere una delle immagine forte e provare a ricollocarla accanto ad un’emozione vissuta, che possa essere considerata di pari intensità. Il volo e l’Amore, quindi il volo perfetto e l’Amore eterno, fanno parte di un mio collegamento personalissimo, ma io parlo solo di volo di uccelli e voli perfetti, così ogn’uno è libero di scegliere cosa rappresenti, nella sua vita, il volo degli uccelli. L’unico auspicio con cui apro questo libretto è che vi piaccia più del precedente, altrimenti vorrebbe dire che ho già smesso di crescere letterariamente e che quindi non sarò mai come vorrei…


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